CAGLIARI. Infiltrazioni d'acqua che hanno compromesso l'impianto elettrico, mettendo a rischio pazienti e operatori, e muffe sulle pareti. La segnalazione dei responsabili sulla sicurezza del lavoro del Brotzu sulle criticità del reparto di Chirurgia vascolare del Brotzu aveva portato una ispezione dei vigili del fuoco, che hanno certificato le carenze.
L'azienda è intervenuta, il cantiere è stato aperto. Ma, secondo i Rls Diego Murracino, Gianfranco Angioni, Marino Vargiu e Giovanni Congiu si sta ancora seguendo una strada sbagliata. Perché se il sopralluogo dei tecnici ha portato alla chiusura di quattro stanze, le attività di un reparto di eccellenza convivono con quelle degli operai.
"La diagnosi dei vigili del fuoco è stata molto severa", scrivono Murracino (Nursing Up), Angioni (Usb), Vargiu (Nursing Up) e Congiu (Cisna), "copiose infiltrazioni d’acqua hanno interessato negli anni l’impianto elettrico, sviluppato muffe nelle camere, esponendo pazienti e operatori ad un importante rischio di elettrocuzione e incendio. L’intervento dei vigili ha disposto l’interdizione all’utilizzo di 4 camere di degenza e una parte del corridoio principale riscontrando una situazione di pericolo per i pazienti e per gli operatori sanitari".
I sindacalisti avevano proposto il trasferimento dei degenti "al primo piano, dove c'è un reparto vuoto usato per ospitare temporaneamente i reparti coinvolti in importanti interventi tecnici", e hanno proposto il trasferimento di tutta l’attività della Chirurgia Vascolare nel medesimo reparto",
Ma, fanno sapere, la direzione aziendale "si è opposta fermamente è ha intrapreso una scelta che si è rivelata pessima e dannosa per i pazienti e per gli operatori sanitari: ha lasciato attive due camere di degenza all’interno del reparto di Chirurgia Vascolare costringendo i pazienti e gli operatori sanitari alla convivenza senza regole con un cantiere di lavori che deve essere attraversato dai pazienti e dagli operatori per svolgere le attività assistenziali".
Per compensare alla chiusura di 4 camere di degenza la direzione ha trasferito parte dei pazienti presso 3 camere di degenza all’interno del Reparto di Oculistica sito nello stesso piano.
"L’assistenza ai pazienti vascolari all’interno del reparto di oculistica è stata garantita per circa un mese dallo stesso personale del reparto di Chirurgia Vascolare, dividendo il personale infermieristico in turno, attivando doppi turni e turni in prestazione aggiuntiva assegnati sia al personale infermieristico della Vascolare che ad infermieri operanti in altri reparti", continuano i quattro, "In questa odissea, come dimostrano gli schemi di turnazione, chi ha pianificato l’assegnazione dei turni infermieristici ha violato le fondamentali regole sull’orario del lavoro mettendo in pericolo la sicurezza dei pazienti e degli stessi lavoratori. Dai turni si evidenziano numerose e gravi violazioni delle norme sul lavoro quali assenza dei riposi settimanali, turni di lavoro di 14 ore e altre". L’odissea dei pazienti e del personale sanitario non è finita. Ora tutta l’attività della Chirurgia Vascolare si concentra in sole tre camere all’interno di un cantiere di lavori con l’attività di diverse maestranze: elettricisti, idraulici, muratori ed altri operai in piena commistione con le attività assistenziali.
Quindi la richiesta, rivolta al nuovo direttore generale Agnese Foddis: "Il trasferimento immediato di tutta l’attività clinica e assistenziale della Chirurgia Vascolare preso il reparto del primo piano sino alla conclusione dei lavori".
- Redazione
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