CAGLIARI. I cinque casi sospetti di Omicron individuati dalla struttura di Microbiologia e virologia dell'Aou di Sassari dopo l'attività di sorveglianza, flash survey, non sono collegati tra loro. “Sono cinque sardi tornati in Sardegna per le vacanze di Natale, arrivano dall’Inghilterra e dal Nord Italia”, spiega il direttore della struttura di Microbiologia e virologia dell'Aou di Sassari, Salvatore Rubino, “procediamo con sequenziamento, lavoreremo anche il giorno di Natale e Santo Stefano e i risultati dovrebbero arrivare il 28. Speriamo che non si siano contagiati”.
La variante Omicron, che ora nell’Isola sarebbe presente solo in una decina di casi (tra accertati e sospetti) potrebbe diventare prevalente anche in Sardegna tra qualche mese. E se ne sa poco. “Sembrerebbe meno virulenta della Delta, ma non si sa tanto”, dice Rubino, “è opportuno che tutti si facciano la terza dose, perché fino a questo momento la variante ha colpito anche chi ha completato il ciclo vaccinale solo con due dosi”.
Attenzione alle festività natalizie. ”È un momento particolare in cui ci incontriamo per farci gli auguri, abbracciarci, e quindi in cui il virus circola di più e può infettare più persone”, avverte Rubino, “il cenone di Capodanno dove ci sono molte persone è chiaramente molto rischioso, ci vuole ovviamente il green pass rafforzato se proprio si deve partecipare”.