CAGLIARI. La soglia dei posti letto occupati in area medica da pazienti Covid non gravi in Sardegna è del 3%. Il dato più basso d'Italia. È quanto attestano i dati pubblicati dalla fondazione Gimbe nel consueto report settimanale. La media italiana è dell'8 per cento. Le terapie intensive della Sardegna invece sono al 6%, dato uguale alla media nazionale. Il dato peggiore per quanto riguarda i ricoveri ordinari è quello del Friuli Venezia Giulia che si attesta al 18%.
L'Isola spicca anche per il numero di attualmente positivi: sono 142 per 100mila abitanti, il secondo dato migliore a livello nazionale. Al primo posto c'è il Molise con 113 casi. La variazione dei nuovi casi in Sardegna è dell'14,6%, la media nazionale è del 27%. L'elenco dei nuovi casi per 100mila abitanti dell'ultima settimana vede Sassari prima con 58, seguita da Nuoro (52), Oristano (40), Sud Sardegna (37), Città metropolitana di Cagliari (33).
Sono buoni anche i dati che riguardano le inoculazioni contro il Covid. Per quanto riguarda i vaccini nella lista delle regioni che hanno più immunizzati la Sardegna si classifica al settimo posto. Secondo il report della fondazione il 78,1% della popolazione isolana ha completato il ciclo vaccinale. Al primo posto c'è la Toscana con l'80,3%. I dati sono stati analizzati nell'ultima settimana, dal 17 al 23 novembre.
A livello nazionale da 5 settimane i nuovi casi Covid sono in crescita. Negli ultimi 7 giorni, nei dati di Gimbe, l'incremento è del 27%, pari a 69.060 nuovi contagi. I decessi segnano +8.7% (437 da 402). I ricoveri in reparto sono al +15,8%, in terapia intensiva +16,4%.
Solo in Basilicata i casi non sono aumentati. In 18 province si contano più di 150 casi su centomila abitanti. "Oltre quella soglia", commenta Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, "gli amministratori devono verificare e decidere eventuali restrizioni mirate". Stabile il numero di nuovi vaccinati, richiami in ritardo.