CAGLIARI. L’incidenza settimanale a livello nazionale continua ad aumentare: 98 per 100mila abitanti contro i 78 della settimana precedente.Stabile invece l’indice Rt a 1,21. A preoccupare c'è la situazione di Friuli Venezia Giulia e della Pa di Bolzano, che si salvano per un soffio grazie all'occupazione dei posti letto in ospedale dal passaggio in zona gialla. È quanto emerge dal report della Cabina di regia relativo alla settimana 8-14 novembre.
Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 5,3%%, in salita, come quello nelle aree mediche al 7,1%. Tutte le 21 Regioni risultano classificate a rischio moderato. Tra queste, il Friuli Venezia Giulia è ad alta probabilità di progressione a rischio alto.
“Nell’attuale contesto di riapertura – si legge nel report - una più elevata copertura vaccinale, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo nelle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali vigenti, rappresentano gli strumenti principali per prevenire significativi aumenti di casi clinicamente gravi di COVID-19 e favorire un rallentamento della velocità di circolazione del virus SARS-CoV-2. In considerazione dell’attuale trend epidemiologico e della contemporanea circolazione di altri virus respiratori come l’influenza, si sottolinea l’importanza di rispettare rigorosamente le misure raccomandate sull’uso delle mascherine, del distanziamento fisico - prevenendo le aggregazioni - e dell’igiene delle mani”.
Intanto si va verso un nuovo decreto che potrebbe essere approvato la prossima settimana. Secondo quanto riporta oggi il Corriere della Sera, bar, ristoranti, cinema, teatri e tutti i luoghi al chiuso potrebbero essere inaccessibili per chi non è vaccinato. Al ministero della Salute lo ritengono ormai "inevitabile". Visto anche il pressing delle Regioni, sarà convocata la cabina di regia e poi si procederà a un decreto. Una delle ipotesi potrebbe essere l’eliminazione del tampone per ottenere il green pass.
"Noi siamo stati i primi a introdurre l'obbligo vaccinale per i sanitari", ha detto il sottosegretario alla Salute Andrea Costa a Rai Radio 1, "Bisogna riflettere se farlo con altre categorie, quella che sono a contatto con il pubblico, tipo le forze dell'ordine o chi lavora nella grande distribuzione. Saranno valutazione che dovremmo fare attenzionando i dati, ma dobbiamo guardare al futuro con fiducia e dobbiamo continuare a rispettare le regole".