CAGLIARI. Per loro i cortei organizzati nel centro storico, sempre in zone pedonali, erano "un favore alla città per evitare di causare disagi alla viabilità". Ora che il Viminale ha imposto nuove regole, però, i No-Green pass di Cagliari dovranno adeguarsi. E forse cambiare location. "Prima ci consulteremo con i nostri avvocati e con gli altri membri delle organizzazioni", dice Valter Erriu, portavoce del comitato Sa Defenza e sempre in prima linea per le proteste contro l'obbligo del pass sanitario, "poi vedremo cosa fare. Non vorremmo spostarci, ma se le cose stanne così pur di continuare a manifestare lo faremo".
La stretta è arrivata con le ultime disposizioni del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ai Prefetti: indicazioni molto precise, con cui vengono dettate le linee guida già in vista del prossimo fine settimana. Le manifestazioni contro l’obbligo di green pass ormai ogni sabato paralizzano gran parte delle città italiane, Cagliari compresa, e il governo ha deciso di intervenire in particolare per "proteggere attività economiche e la salute dei cittadini". Basterà a fermare gli assembramenti, quelli più pericolosi? I No-green pass che organizzano le manifestazioni nel capoluogo sardo tirano dritto per la loro strada, anche se forse dovranno traslocare: "Noi continueremo a manifestare, ovunque sia, per difendere i nostri diritti".