BURCEI. È stato condannato a 2 anni e 6 mesi di reclusione M.R., 38 anni, pregiudicato di Burcei, responsabile dell'attentato incendiario e delle minacce al comandante della Forestale di Campu Omu.
L'episodio risale alla tarda serata del 6 aprile 2014 quando un attentato incendiario distrusse completamente l'auto personale del Comandate della Stazione Forestale di Campu Omu. Nelle vicinanze dell'auto, riposte su un muretto, furono rinvenute una lettera minatoria recante pesanti minacce nei confronti del Comandante nonché una cartuccia caricata a pallettoni.
L'auto del Comandante si trovava nel piazzale interno della stazione forestale, situata in località Maidopis - Sette Fratelli.
Le indagini - A seguito del grave fatto il Nucleo Investigativo del Servizio Ispettorato avviò immediate indagini, anche mediante diverse perquisizioni domiciliari e intercettazioni ambientali e telefoniche, col coordinamento del Pubblico ministero della Procura della Repubblica di Cagliari Dr Gaetano Porcu.
L'investigazione permise di accertare profili di responsabilità a carico di M.R., 38 anni pregiudicato di Burcei, il quale fu rinviato a giudizio per danneggiamento e minacce a pubblico ufficiale.
Il movente del grave attentato risultò connesso all'attività istituzionale svolta dal Comandante e in particolare alle investigazioni nelle quali era impegnato al fine di individuare gli autori di delitti di incendio boschivo. Infatti nel luglio 2013 un grande rogo divampò in prossimità dell'area protetta del massiccio dei Sette Fratelli con complessivi 1000 ettari di superficie percorsa dalle fiamme e ingenti danni al patrimonio ambientale.
Con tale attentato si intendeva allontanare il Comandante del reparto dal territorio tutelato e quindi mettere freno alle attività di indagine e di ostacolo all’esercizio di attività criminose.
Il processo - Dopo una lunga serie di udienze dibattimentali il Giudice Dr Andrea Deidda del Tribunale di Cagliari ha recentemente emesso sentenza di condanna a 2 anni e 6 mesi di reclusione nei confronti di M.R. perché responsabile dell’attentato incendiario e delle minacce aggravate nei confronti del Comandante della stazione Forestale di Campuomu.
La sentenza di condanna ha confermato gli elementi di prova scaturiti a seguito della complessa attività di indagine operata dal Corpo Forestale attraverso il Nucleo Investigativo la quale oltre ad assicurare alla giustizia il responsabile del grave fatto ha permesso di tutelare il personale del Corpo Forestale e dunque assicurare il persistente esercizio della complessa attività istituzionale di tutela territorio.