CAGLIARI. Era tra le mete più ambite per turisti e visitatori, perché da quell’altezza si può ammirare un panorama mozzafiato. La Torre dell’Elefante, uno dei monumenti simbolo di Castello, dopo quattro lunghi anni, viene restituita alla città. Il monumento sarà visitabile su prenotazione, dal martedì alla domenica, dalle 9 alle 15. Ticket all'ingresso di tre euro.
Nel 2017 era stato chiuso "temporaneamente", questa la comunicazione arrivata dagli uffici comunali, per la messa in sicurezza delle strutture lignee. Ma l’impresa incaricata dal Comune aveva fissato un ponteggio con i tasselli conficcati nelle pietre medievali. Da allora era subentrata la Soprintendenza che aveva imposto uno stop ai lavori. Solo dopo aveva dato l’ok al progetto di restauro con la conservazione del legname che compone il camminamento della Torre.
La pandemia non ha di certo aiutato un’iter già di suo complicato. E mercoledì 27, dalle 10, la Torre potrà essere di nuovo visitabile.
“Il progetto è stato lungo perché è stato molto difficile determinare tutte quante le criticità che stavano ammalorando la torre”, spiega Maria Luisa Mulliri, architetto del Comune di Cagliari, “poi abbiamo dovuto valutare la capacità portante delle strutture, poi procedere con la disinfezione e disinfestazione, e solo dopo andare a proporre il progetto approvato dalla Soprintendenza”.
I veri lavori quindi, sono durati circa due anni, compresa l’interruzione covid, e oggi la parola d’ordine è sicurezza. “Sono stati apposti dei cristalli tra i grandi vuoti”, precisa la Mulliri, “per il futuro allestiremo i lavori dei locali al piano terra della via Università per la realizzazione di un nuovo punto di accesso con biglietteria e bookshop con esposizione”. Diverso lo scenario se si pensa alla Torre più alta della città, quella di San Pancrazio. In quel caso si deve tornare indietro di cinque anni. E i lavori non sono mai partiti.
“È interessata da un progetto di restauro molto importante che prevede l’investimento di molte risorse economiche del ministero, circa due milioni di euro”, spiega la Soprintendente Patricia Oliva, “quindi si tratta di un intervento non solo conservativo come quello dedicato alla Torre dell’Elefante, ma saranno inseriti percorsi più agibili per i diversamente abili. Stiamo concludendo la progettazione, adesso sarà analizzato dalla Soprintendenza”.