MONASTIR. Il centro di accoglienza migranti di Monastir è al collasso. Le condizioni climatiche favorevoli e il mare piatto stanno favorendo gli arrivi degli stranieri che sbarcano quasi ogni giorno sulle coste della Sardegna. Luca Agati, segretario del sindacato Sap, denuncia delle importanti lacune organiche come la carenza del personale.
La struttura di Monastir al momento accoglie circa 200 migranti, ma la capienza è di 100/150 unità. La situazione è diventata insostenibile. “All’interno del centro noi ci articoliamo in turni da 10/15 persone di guardia. Sono un numero troppo esiguo per far fronte a un numero di ospiti così alto”, dice Agati. “Il Viminale ci ha detto che l’immigrazione algerina non è un problema, invece per noi è molto allarmante. Può succedere qualsiasi cosa”, spiega Agati.
Secondo il sindacalista il problema è da affrontare in modo politico ma “ci scontriamo con un silenzio istituzionale preoccupante e vergognoso e il problema ricade su di noi operatori di polizia che dobbiamo fronteggiare sia l’iter degli sbarchi”.
La situazione, secondo il sindacalista, non si risolve aprendo un nuovo centro di accoglienza, perché in quel caso “si sposterebbe l’attenzione sulla nuova struttura e aumenterebbero le problematiche. Sarebbe una scelta sbagliatissima. Il problema è sicuramente da affrontare a livello centrale”.