CAGLIARI. Si chiamerà Sardegna Arena. Svelato il nome dello stadio provvisorio che ospiterà il Cagliari per i prossimi quattro anni, in attesa che venga costruito l'impianto definitivo al posto del vecchio Sant'Elia. Tempi dei lavori previsti: quattro mesi. Ad agosto varchi aperti, per la prima di campionato in casa. Questo almeno è il termine che stamattina speravano di rispettare il presidente rossoblù Tommaso Giulini, il sindaco Massimo Zedda e il presidente della Regione Francesco Pigliaru, durante la conferenza stampa di presentazione del programma convocata sul prato del Sant'Elia. E se il termine dovesse slittare? “Pensiamo ad altre città, ma potrebbe essere necessario andare a Torino”, ha spiegato Giulini facendo gli scongiuri. Per il resto solo buoni propositi e speranze concrete.
GIULINI. Il numero uno del Cagliari ha ringraziato “tutti i tantissimi comuni che hanno offerto la loro ospitalità, da Quartu a Olbia. Saranno quattro mesi di lavori intensi, saranno impiegate 150 persone e chiederemo ai nostri di saltare le ferie e di lavorare anche di notte. Esordire qui alla prima di campionato sarebbe un miracolo. Speriamo di realizzarlo”. Costo dell'operazione stadio provvisorio: “Se sommiamo le varie spese, tra le quali lo smontaggio della main stand di Quartu, il rimontaggio, il trasferimento delle tribune e tutti gli interventi accessori necessari, compreso i ripristino del parcheggio, siamo intorno agli otto milioni di euro”.
ZEDDA. Emozionato (“e mi emoziono raramente”, ha detto) il sindaco Massimo Zedda: “È stato un lavoro di squadra. Se ripercorriamo le tappe della vicenda stadio dal 2011 direi che molti sportivi non avrebbero scommesso sulla realizzazione del nuovo stadio. Stiamo cercando di migliorare tutto il contesto del Sant'Elia, mancava l'elemento più visibile, lo stadio. Arrivare alla soluzione non può che farci piacere. Iniziamo”, ha detto il primo cittadino, “un lavoro lungo quattro anni che spero possa portare uno slancio nuovo anche per la città e per la squadra”.
PIGLIARU. Il governatore Pigliaru ha parlato delle “opportunità di lavoro e ricchezza per tutta la regione. È stata un'operazione che non tutti hanno il coraggio di fare. Sardegna Arena”, ha aggiunto il presidente della Regione, “è un bel nome per sottolineare la voglia di trasformarla in infrastruttura per tutta la regione. Vogliamo uno stadio che si riempia di famiglie non solo sarde, ma anche straniere, perché sarà una bella esperienza venirci. La Regione”, ha detto ancora Pigliaru, “è stata uno dei giocatori: quando istituzioni e aziende lavorano insieme si possono superare tutti gli ostacoli burocratici. Abbiamo concessi i finanziamenti agevolati e concesso gli strumenti urbanistici necessari, grazie al lavoro di vari assessorati”.
I lavori sono già partiti. Ora c'è solo da aspettare.