QUARTU. Rivoluzione del servizio pronta a porta a Quartu Sant’Elena. È stato il primo grande comune dell’Isola a partire nel 2008 con la raccolta differenziata, e oggi, dopo 13 anni, si prepara ad attivare nuove regole per le utenze domestiche e non. Si parte lunedì dalla consegna dei nuovi kit, saranno tutti dotati di microchip e consentiranno da una parte di verificare che l’utente indicato sia nella residenza registrata in Comune, e quindi si capirà quanti sono ad oggi gli evasori, dall’altra servirà anche per la tariffazione puntuale che parità dal 1 gennaio del 2023, quando si dovrà pagare solo ciò che realmente si conferisce. “La sperimentazione con il nuovo appalto De Vizia è iniziata circa cinque mesi fa, la nostra intenzione è quella di protrarre il tempo prima di farla entrare a pieno regime, pensiamo che le nuove regole possano partire da dicembre”, spiega Tore Sanna, vicesindaco del Comune di Quartu, “la società non si occuperà più del verde pubblico cittadino e l’intera operazione costerà 13,5 milioni all’anno e avrà una durata di 7 anni”. Nuovi colori per I nuovi mastelli. “Si identificherà la plastica con il colore giallo e il cartone con il colore blu”, spiega Giulio Barca, dirigente del settore Settore Ambiente e Servizi tecnologici, “fino a questo momento tutti eravamo abituati ad associare il colore blu alla plastica e quello giallo al cartone, ma ci stiamo solo adeguando alle normative nazionali ed europee”. Novità per l’umido: fino ad oggi, indipendentemente dalla stagione, si poteva buttare due volte alla settimana, mentre con la nuova attivazione del contratto si potrà conferire tre volte, sia d’estate che d’inverno. E se fino ad oggi la plastica ad esempio si esponeva senza mastello ma con la sola busta, quanto entrerà a regime il servizio si dovranno utilizzare i contenitori per tutti i rifiuti. Il Comune, dopo aver provveduto a bonificare diversi territori, ha deciso di non tollerare più evasori e incivili. “Ci saranno a rotazione isole ecologiche mobili, così da facilitare tutti”, spiega Sanna, “ma installeremo almeno dieci telecamere, una società esterna si occuperà di acquisire le immagini, le trasferirà direttamente alla Polizia Municipale che si occuperà solo di applicare la sanzione, così da alleggerire anche il lavoro degli agenti”. Tutto il territorio è diviso in otto zone, a ognuna è associato un colore e il 70 per cento delle utenze sono domestiche, le altre non domestiche. Quelle registrate all’anagrafe tributaria sono 33mila. “Quelle reali temiamo siano di più”, precisa il vicesindaco, “ci dovrebbe essere uno sbilanciamento 3mila nominativi in meno tra l’anagrafe tributaria e quella generale”.