SINNAI. "Non c'è libertà senza salute e non c'è salute senza libertà". Sulla base di questo assunto Rita Concu, maestra nella scuola elementare di via Ligabue a Sinnai, ha deciso di non vaccinarsi. Ma questo, sulla base delle norme attualmente in vigore, non le permette di lavorare: senza green pass non può entrare a scuola. Dopo cinque giorni di assenza ingiustificata va incontro alla sospensione. "E non è possibile fare tamponi ogni tre giorni".
Così ieri mattina si è presentata fuori dall'Istituto con un cartello appeso al collo: il disegno di un cane, sbarrato e la scritta "Io qui non posso entrare". L'insegnante resta fuori, come un cane. Dopo un breve dialogo con un rappresentante di Sa Defenza (immancabile il parallelismo dei No Vax trattati come gli ebrei dai nazisti), la maestra ha arringato genitori e bimbi per cercare di denunciare la "discriminazione" della quale sarebbe oggetto. Perché non può lavorare a causa del rifiuto del vaccino "che non è obbligatorio". Poi è suonata la campanella e i bambini sono corsi in aula. Lei è rimasta fuori.