ROMA. Il tema di scontro era l'obbligo vaccinale. Gianfranco Librandi, imprenditore e deputato renziano di Italia Viva (già Pd, già Forza Italia, già Popolo delle libertà e già Scelta civica), era a favore. Pino Cabras, sardo fuoriuscito dal M5s, contrario.
Quale sia il percorso logico seguito dal renziano durante il suo intervento a Coffe Break, di La7, non è chiaro. Perché per replicare alle affermazioni di Cabras a un certo punto Librandi spara: "Ho capito, lei è abituato alla vostra Sardegna, dove il Pil lo pagano le altre regioni". Cabras risponde: "Abbiamo un criptoleghista, non lo sapevo".
Perché in effetti quelle parole hanno il sapore dei discorsi fatti sulle rive del Po nei primi anni Novanta, l'era bossiana del Carroccio. Librandi non si tira mica indietro. Anzi, rilancia: "Sono uno che lavora, al contrario di lei che dice un sacco di scemenze. Noi", inteso forse come gente del nord, "lavoriamo, capito? Noi tiriamo il carretto anche per voi sardi. Il vostro Pil non c'è". Poi la chiusura del ragionamento: "Lei, caro Cabras, deve capire che se non facciamo il vaccino si chiudono le fabbriche". Quelle del nord, ovviamente. Perché ai suoi occhi in Sardegna non c'è niente.
(Video: La7)