CAGLIARI. La Sardegna fa registrare i dati del contagio peggiori d'Italia. Le proiezioni non sono per niente favorevoli. Ma, per il momento, l'impatto sulle strutture ospedaliere è minimo. Anche se in terapia intensiva oggi a Cagliari ci sono 7 ricoverati. Ieri erano 4. Il dato non è ancora confluito nelle tabelle ufficiali, che verranno rese pubbliche questa sera, ma lo dicono i report interni dell'ospedale Binaghi, unico Covid hospital del capoluogo. Nota a margine: nessuno dei pazienti in rianimazione è vaccinato (qui tutti i dettagli).
Al di là di tutte le valutazioni che si possono fare sull'utilità del vaccino, messa in discussione da una fetta della popolazione, ci sono i numeri. Secondo l'ultimo monitoraggio dell'Istituto superiore di Sanità la Sardegna ha un indice Rt che vola a 2,24. Significa che ogni positivo potenzialmente potrebbe contagiare più di due contatti. Il risultato peggiore d'Italia, dove la media è a 1,26. Se fossero in vigore i criteri validi quando erano stati introdotti i colori delle regioni, l'Isola sarebbe in zona rossa. Blindata, alla fine di luglio.
Ma l'Rt è stato abbandonato, da tempo e fino a ieri, in favore dell'incidenza dei contagi. Ossia delle nuove positività su 100mila abitanti nell'arco di una settimana. La Sardegna è a 83, il dato di gran lunga più alto d'Italia. Il Veneto, secondo, è a 69. Con i parametri in vigore fino a ieri, prima del nuovo decreto, avrebbe significato la condanna alla zona gialla a partire da lunedì prossimo.
Ma ora conta il tasso di ospedalizzazione. I ricoveri segnalati in Rianimazione entreranno nelle tabelle di oggi, e si raggiungerà circa il 4% dei posti letto disponibili. La soglia per la zona gialla è del 10. Ma resta tranquilla la situazione nei reparti di area medica, dove il limite del 15% è lontanissimo.