CAGLIARI. Incidenza a 21. Sardegna seconda regione peggiore d'Italia se si guarda al parametro usato dal governo per imporre le restrizioni. A 50 si entra in zona gialla. Soglia distante? Non tanto, se si pensa che il primo luglio l'indicatore era a 5,6. Quindi: il numero dei nuovi contagi ogni 100mila abitanti nell'arco di una settimana è quadruplicato in soli 13 giorni.
Tutta colpa dell'incremento delle positività rilevate, che aumentano ogni giorno di più a causa della diffusione della variante Delta che ha un'enorme capacità di trasmissione. Oggi sono state 86. Per trovare un dato simile è necessario tornare indietro all'11 maggio: allora erano state 83, ma il trend era in calo. Invece in questa fase la curva dei contagi è in costante salita. Soprattutto nella città metropolitana di cagliari, dove oggi è stata registrata la metà dei test che hanno certificato le infezioni da Covid: 43 in tutto. Nessun nuovo decesso, e questa è la buona notizia, ma in ospedale ci sono tre nuovi pazienti con sintomi.
Salgono i contagi, i ricoveri non seguono al momento lo stesso ritmo. In Sardegna come in Italia. Per questo sta diventando sempre più pressante la richiesta delle Regioni al governo di considerare solo il parametro dell'Rt ospedaliero. Quindi, per imporre eventuali chiusure, si chiede di considerare solo il tasso di occupazione dei posti letto. Ora la partita dei parametri, con i territori che puntano sul turismo, diventa cruciale. Una chiusura agostana, verso al quale la Sardegna sembra proiettata se non si dovesse invertire la tendenza, avrebbe un impatto devastante.