CAGLIARI. La Sardegna nell'ultima settimana è la regione che ha somministrato più vaccini in rapporto alla popolazione: trend 1029 dosi ogni 100mila abitanti. M il governo, per luglio, annuncia il taglio delle forniture. Secondo le ultime tabelle inviate all'assessorato regionale alla Sanità per luglio è previsto l'invio nell'Isola di 25mil dosi Pfizer in meno rispetto alle previsioni. Una drastica riduzione che metterebbe in discussione la programmazione di una campagna che ha ha che fare con due variabili: la necessità di effettuare i richiami - con Pfizer o Moderna - per coloro che sotto i 60 anni avevano ricevuto la prima dose con AstraZeneca e la diffusione della variante Delta del virus, che viene arginata solo con la doppia dose.
Le comunicazioni sono ancora informali, me nel confronto tra Stato e Regioni di taglio delle forniture si parla da almeno dieci giorni. Anche se ieri, quando i timori sono stati espressi a vari livelli, fonti governative si sono affrettate a cercare di calmare gli animi, comunicando che per luglio sono assicurate 14 milioni di dosi. Il problema è che, stando a quanto trapela, le riduzione non riguarderebbe tutte le regioni. E la Sardegna, per ora, figura tra quelle penalizzate.
Ieri nell'Isola si è registrato il consueto rallentamento domenicale, con nemmeno diecimila dosi somministrate. Ma il trend settimanale è stato il più alto d'Italia. L'Isola ha il 28 per cento della popolazione immunizzata con la seconda dose, il 27% ha ricevuto almeno la prima ma resta un 44% di residenti che non hanno ancora avuto a che fare col siero.