ROMA. Stop ad AstraZeneca per i giovani, anche il vaccino di Johnson&Johnson "raccomandato" per gli over 60, e poi l'avvertimento alle Regioni: "Per gli Open day rispettate le indicazioni sulle fasce d'età". È quanto si legge nella circolare emanata dal ministero della Salute, che aggiorna le disposizioni sulla campagna vaccinale in Italia.
Come anticipato ieri dai componenti del Cts e dai vertici ministeriali, il vaccino di AstraZeneca non sarà più somministrato agli under 60. Fino ai 59 anni, quindi, gli addetti alla vaccinazione saranno obbligati a inoculare solo dosi di Pfizer o Moderna. Anche per il richiamo: si parla di 900mila under 60 che hanno già fatto la prima dose e devono ricevere ancora la seconda.
Mentre per gli over 60 "è raccomandato - si legge - continuare la somministrazione con il vaccino Vaxzevria, sotto i sessant’anni di età, pur essendo i fenomeni trombotici assai meno frequentemente associabili alla somministrazione della seconda dose, si ritiene raccomandabile l’utilizzo di un vaccino a mRNA nei soggetti di età inferiore ai 60 anni", quindi Pfizer o Moderna. La somministrazione della seconda dose a mRNA dovrebbe avvenire – sulla base di studi disponibili – a una distanza compresa tra le 8 e le 12 settimane dalla somministrazione della prima dose di AstraZeneca.
Poi nella circolare viene confermata la "raccomandazione" per Johnson&Johnson, il vaccino monodose. Si legge nel dettaglio che "pur tenendo conto delle analogie esistenti tra il vaccino Vaxzevria e il vaccino Janssen, per quanto riguarda sia le piattaforme che la tipologia di eventi tromboembolici riportati nella letteratura, lo stato attuale delle conoscenze, il numero di poco superiore al milione di dosi a oggi somministrate nel Paese e la rarità, anche in ambito Europeo, delle segnalazioni di VITT a oggi disponibili, non permettono di trarre valutazioni conclusive rispetto al rapporto beneficio/rischio relativo al vaccino Janssen, connotato dal vantaggio della singola somministrazione, peculiarità che può risultare di particolare beneficio in determinate categorie di popolazione. Il vaccino Janssen viene raccomandato, anche alla luce di quanto definito dalla CTS di AIFA, per soggetti di età superiore ai 60 anni. Qualora si determinino specifiche situazioni in cui siano evidenti le condizioni di vantaggio della singola somministrazione ed in assenza di altre opzioni, il vaccino Janssen andrebbe preferenzialmente utilizzato, previo parere del Comitato etico territorialmente competente".