CAGLIARI. “Il Brotzu non paga lo straordinario agli infermieri, non paga i festivi e vuole ridurre le indennità per il lavoro notturno e reperibilità”, è la denuncia dell’organizzazione Nursing Up (sindacato firmatario del Ccnl Comparto Sanità e seconda forza sindacale assoluta dell’Arnas Brotzu) che proclama lo stato di agitazione del personale sanitario dell’Arnas Brotzu.
Non avendo ancora ricevuto l’informativa in oggetto nonostante le ripetute richieste vede nella volontà dell’amministrazione l’utilizzo della scarsa trasparenza per nascondere la polvere sotto il tappeto.
"Il sindacato degli infermieri Nursing Up non può permettere che il personale sanitario dopo aver dedicato con sacrificio e professionalità il proprio tempo extra lavorativo (oltre quello previsto del Ccnl) per garantire il funzionamento del servizio sanitario venga deriso da una direzione aziendale che prima ti spreme come un limone e poi si arroga il diritto di non pagarti”, scrivono su una nota.
"La scrivente Nursing Up invita la direzione dell’Arnas Brotzu al rispetto del principio di trasparenza della pubblica amministrazione e dare immediata informativa ai sindacati sull’ammontare delle ore lavorate in eccedenza e del corrispettivo debito economico che l’Arnas Brotzu ha verso il personale sanitario”, continua il comunicato.
“Il commissario straordinario si trova dinnanzi ad un bivio, può percorrere due strade:
La strada della bella figura con la Regione che porta alla chiusura dei bilanci in pareggio / positivo ma per fare ciò deve passare come un rullo compressore e schiacciare i diritti e la dignità di centinaia di infermieri negando agli stessi il pagamento di quanto lavorato.
La strada dell’onestà e del rispetto che porta verso la trasparenza e l’ammissione dell’esistenza di un enorme debito che deve essere onorato nei confronti degli operatori sanitari.
Il Nursing Up è un sindacato libero e così come negli anni scorsi è riuscito a sradicare e porre fine alla cattiva gestione delle timbrature con codice 35 (collegato all’attività dei trapianti) anche in questa occasione non sarà complice di una azienda che non paga gli infermieri e addirittura pensa di ridurre il corrispettivo economico per il lavoro notturno e per le pronte disponibilità”.