CAGLIARI. Futuro incerto per lo stadio e la viabilità del quartiere. Le opere di urbanizzazione e infrastrutturazione costeranno quasi quanto lo stadio. Si tratta di 45 milioni per la viabilità e 50 per lo stadio. E se è vero che c’è una richiesta partita dal Comune al Governo per recuperare neanche la metà dei soldi che servono per la viabilità (20milioni), è anche vero che non è detto che arrivino nelle casse del comune e quindi quei soldi si dovrebbero cercare altrove.
Sono le convinzioni emerse durante l’incontro sullo stadio e il quartiere Sant’Elia organizzato dai Progressisti in Consiglio Comunale e dalla consigliera comunale Francesca Mulas. Hanno partecipato anche l’ex sindaco Massimo Zedda, e l'ex assessore all'Urbanistica Paolo Frau. Un passo è stato fatto, l’approvazione della variante urbanistica. Ma non basta, secondo i Progressisti.
“Il quartiere continuerà a rimanere periferico”, dice il vicepresidente della commissione Urbanistica Guido Portoghese, “si potranno creare nuove volumetrie di cemento, e ci sarà un parziale abbattimento del ponte di viale Ferrara e la realizzazione di una maglia viaria per accedere al quartiere, non ponti verdi come noi avevamo ipotizzato”.
Il progetto attuale è ben diverso rispetto al vecchio. “Il costo totale si triplica”, dice Portoghese, “così come i tempi”. Il progetto guida risale al 2018. “Immaginavamo spazi verdi attrezzati con impiantistica sportiva, e spazi pubblici con ecodotti e ponti verdi per scavalcare la strada spostandola a un livello più basso. Invece ora, con questa variante, si parla di 190mila metri cubi solo di commerciale, un mostro di cemento. Sarà un altro pezzo di città, non una ricucitura”.