CAGLIARI. Un solo ingresso in terapia intensiva in sette giorni in Sardegna. Se sia l'effetto di più di un milione di vaccini somministrati o del drastico calo dei contagi, o di entrambi i fattori connessi insieme, non è dato saperlo. Di certo c'è che l'unico paziente colpito dal Covid, in gravi condizioni, è entrato nel reparto ad alta intensità di cura il 3 giugno. Tutti gli altri giorni, a partire dal 2, hanno fatto registrare un confortante "zero" nella colonna dedicata delle tabelle della protezione civile nazionale.
Così le terapie intensive della Sardegna si sono svuotate. E gli ultimi due decessi, quelli registrati oggi, non si sono registrati lì: erano sei anche ieri, come oggi, i posti letto occupati. Una scarsa pressione sulle strutture ospedaliere che sta stimolando, da più parti, la ripresa delle attività ordinarie - pronto soccorso in testa - nelle strutture paralizzate da mesi di pandemia.