CAGLIARI. È scontro sul piano casa della Sardegna. La Regione tira dritta e ne raccomanda l'applicazione, arrivando a promuovere un ricorso contro le soprintendenze, braccio operativo locale del ministero, che lo boicottano. E l'opposizione in consiglio regionale la bolla come una legge illegittima e anticostituzionale. “Le imprese non possono rimanere ferme ad attendere”, dicono i consiglieri del centrosinistra e del Movimento Cinque Stelle, “non si può permettere che arrivino i licenziamenti per i dipendenti e quindi che si blocchi il settore dell’edilizia”. “Serve chiarezza”, dicono i consiglieri che stanno dall’altra parte dei banchi rispetto al centrodestra che chiedono la convocazione del Consiglio regionale. Perchè in pratica oggi si rischia di costruire ex novo un immobile che un domani potrà essere considerato abusivo, e questo vale anche per le ristrutturazioni. “Metterà in difficoltà molto imprenditori, molti cittadini, rischiano di avere un immobile abusivo sul quale non possono fare nulla”, dice Massimo Zedda, consigliere dei Progressisti, “fino alla rimozione dell’abuso e il ripristino dei luoghi”. Per questo si chiede la revoca e di riportarla in commissione.