CAGLIARI. “Se entro il 21 giugno non arriveranno delle risposte, noi partiremo con i balli dal primo luglio”. È l’ultimatum del mondo delle discoteche. Un settore, forse l’unico, che rimane ancora al palo. In più di un anno di chiusure, si contano solo 20 giorni di aperture. Ed era scoppiata una polemica a livello nazionale per la scelta del presidente Solinas di consentirne l'attività, nell'estate 2020.
In questi giorni in zona bianca in Sardegna hanno riaperto bar, ristoranti, piscine, palestre e sale giochi. Ma c’è anche la campagna vaccinale in corso. E presto il green pass. “Noi possiamo riaprire in sicurezza”, dice Simone Murgioni, rappresentante della Silb, organizzazione leader del settore dell'intrattenimento serale e notturno, che è anche il gestore dello Sciabecco di Villasimius. “Stiamo presentando un progetto per la Sardegna con test salivari all’ingresso, numero definito di posti e green pass”.
Oggi c’è un ultimatum a livello nazionale, fa eco anche il mondo delle discoteche sardo. “Se entro il 21 giugno non arriveranno delle risposte, il 1 luglio riapriremo. Noi non siamo gli untori della nazione, possiamo lavorare in sicurezza”.