CAGLIARI. Il vaccino sta sconfiggendo il coronavirus. Lo dicono i numeri. Nuovi contagi, decessi, ricoveri: tutti gli indicatori sono in netto calo da settimane, nonostante le riaperture. In Italia e in Sardegna.
Il monitoraggio della fondazione Gimbe conferma, nella settimana 26 maggio-1 giugno, la riduzione di nuovi casi (-27%) e decessi (-28%) a livello nazionale. Grazie alle coperture vaccinali degli over 60 crollano in due mesi ricoveri (-79%) e terapie intensive (-74%).
I dati della Sardegna zona bianca sono sempre più confortanti. Le nuove positività si sono ridotte di un ulteriore 16,5% rispetto alla settimana presa in considerazione con la precedente rilevazione. I posti letto occupati in area medica sono solo il 10 per cento, mentre la percentuale scende al 6 se si guarda alle terapie intensive: i pazienti gravi sono appena 14.
Nell'Isola continua a registrarsi un'anomalia: si contano ancora 786 attualmente positivi ogni 100mila abitanti. Peggio risulta essere messa solo la Campania. Ma i conti non tornano: la Sardegna da cinque settimane fa registrare i dati migliori d'Italia, quindi un numero esiguo di nuovi contagi. Nel frattempo chi ha contratto il virus dovrebbe essere guarito. O, comunque, dovrebbe essere certificato come negativo dopo tre settimane dalla scoperta della positività. Invece nell'Isola risultano ancora oltre 12.800 persone in isolamento domiciliare.
Che sia un numero irreale è presto dimostrato. Dall'inizio dell'epidemia - a febbraio 2020 - si sono contati poco più di 56mila contagi. Circa un quarto risulta ancora positivo. Il Veneto, per fare un esempio? Gli attualmente positivi risultano essere 7.752. Ma lì i contagi sono stati quasi 424mila. Due ipotesi: o in Sardegna non si guarisce dal Covid o qualcuno fa male i conti e non spunta i guariti.