CAGLIARI. Lo aveva annunciato e lo ha fatto: il leader dell'Udc Giorgio Oppi non si è presentato, e con lui nessuno del suo gruppo, in consiglio regionale. La seduta di oggi, durante la quale si sarebbero dovute discutere tre proposte di legge a firma Psd'Az, è stata aperta e richiusa dopo pochi minuti. A chiedere la sospensione è stato il capogruppo dei Quattro Mori, Franco Mula, che ha parlato dai banchi del centrodestra desolatamente vuoti.
Il segnale è chiaro: Oppi, che guida una pattuglia di sette onorevoli, ha voluto far capire che senza i suoi numeri la maggioranza vacilla. Il decano del palazzo vuole il rimpasto e una riorganizzazione delle deleghe, perché il suo gruppo è cresciuto dall'inizio della legislatura e gli equilibri del 2019 sono cambiati. Così un assessorato, quello alla Cultura guidato da Andrea Biancareddu, non basta più. Il presidente della regione Christian Solinas aveva fatto trapelare la possibilità che un cambio della squadra di governo, in Regione, sarebbe arrivato entro giugno. Ma il commissario della Lega in Sardegna, Eugenio Zoffili, ha subito fatto sapere che i tre assessori del Carroccio - Mario Nieddu, Giorgio Todde e Valeria Satta - non si toccano.
Contestato anche l'ordine del giorno: tutte le proposte erano a trazione sardista e già in commissione la Lega, per bocca del capogruppo Dario Giagoni, aveva sostenuto un eccesso di priorità concesso ai provvedimenti che provengono dal partito del presidente.
La seduta è aggiornata alle 11,30. Quando gli onorevoli - i pochi presenti - sono tornati in aula il presidente MIchele Pais è stato costretto a tornare di nuovo sui suoi passi: nuova convocazione nel pomeriggio.