CAGLIARI. Un bombardamento continuo. Le telefonate arrivano da numeri con prefissi di tutte le città d'Italia, a volte da numeri che sembrano cellulari, altre anche dall'Inghilterra. Non sempre dall'altra parte c'è un operatore, spesso straniero. Capita anche che alla risposta parta un vocale preregistrato. Tutti, o quasi, però mentono.
Basta essere intestatari di un contratto di fornitura di energia elettrica per essere subissati di chiamate (fino a dieci al giorno) che hanno lo scopo di convincere il consumatore a passare al mercato libero. Un'operazione che dovrà essere effettuata, ma il più delle volte gli operatori sostengono che il limite massimo per cambiare tariffe è imposto a luglio di quest'anno, se non prima (un esempio di telefonata preregistrata è nel video su). Invece il termine per la scelta dell'operatore e delle tariffe scatta il primo gennaio del 2023. Eppure chi chiama arriva anche a sostenere che potrebbe essere imminente lo slaccio del contatore, se non si effettua la scelta immediatamente. E c'è chi ci casca.
Una prassi commerciale scorretta, al limite della truffa, che è già stata denunciata dall'Adoc (Associazione difesa e orientamento dei consumatori) di Cagliari
“I call center, che hanno gli elenchi con i numeri telefonici degli utenti attraverso sistemi su cui bisognerebbe fare luce, continuano a bombardare i cittadini per proporre contratti opachi, spesso a condizioni non veritiere. Tutto col pretesto del passaggio al mercato libero nel settore energia”, avverte il responsabile territoriale Adoc di Cagliari, Andrea Falchi, “ma attenzione: spesso quelle chiamate nascondono dei raggiri che porteranno a pesanti rincari sulle bollette. I consumatori devono sapere che il passaggio è slittato a gennaio del 2023 e potranno scegliere a quale operatore affidarsi, sulla base delle loro esigenze e dei loro consumi. Nessun obbligo immediato, nessuna sanzione prevista né, tantomeno, l’interruzione del servizio minacciata da operatori truffaldini”.
In sintesi: col cambio di regime – che scatterà per tutti solo l’anno prossimo – gli utenti potranno scegliere di affidarsi a fornitori che propongono servizi aggiuntivi rispetto a quelli previsti dal mercato tutelato attualmente in essere. E potranno farlo calibrando sui propri consumi i servizi da richiedere.
“Dalle segnalazioni che ci pervengono”, spiega Falchi, “emergono promesse di fantasmagorici risparmi, di servizi aggiuntivi che sembrano regalati. La prima bolletta ricevuta, però, riserva spesso sorprese: i costi crescono. E non di poco”.
Per orientarsi nella giungla di proposte e evitare di essere truffati, continua il rappresentante di Adoc, “è innanzitutto necessario non accettare contratti sulla base di una telefonata. Bisogna sempre chiedere la documentazione scritta. Attenzione a non rispondere “sì” a certe domande: operatori senza scrupoli potrebbero considerare chiuso l’affare e diventa difficile, poi, disdire contratti non voluti. Esiste inoltre il portale delle offerte, voluto da Arera, che fornisce tutte le indicazioni. Gli sportelli delle associazioni sono a disposizione dell’utenza, per offrire una guida preventiva e, eventualmente, intervenire in caso di truffa”.
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