ROMA. No alla retrocessione in zona gialla ma l'introduzione di un coprifuoco dalle 24 e altre misure anti-assembramento, come l'obbligo di consumare solo seduti ai tavolini di bar e ristoranti all'aperto senza sostare in piedi davanti ai locali. Sono alcune delle ipotesi avanzate dalle Regioni per la "zona bianca rafforzata", nel caso di un aumento dell'incidenza dei contagi che superi i 50 nuovi casi ogni 100mila abitanti, limite massimo per l'abbattimento totale delle restrizioni.
L'obiettivo della proposta, è scongiurare quello che dall'Ansa viene definito un "effetto Sardegna": l'Isola, dopo essere finita in zona bianca a marzo, registrò poi un notevole aumento dei contagi che ne determinò il conseguente passaggio in zona arancione e poi rossa. Attualmente non è previsto il coprifuoco in zona bianca.
C'è da dire però che durante il periodo della zona bianca la Regione aveva imposto lo stesso il coprifuoco alle 23,30, con obbligo di chiusura dei ristoranti alle 23 e degli altri locali alle 21. Il contagio era ripartito ugualmente. Ma allora la copertura vaccinale era irrisoria ed era il periodo del dilagare della variante inglese.
A oggi, invece, nell'Isola, sono stati somministrate oltre 800mila dosi di vaccino e con l'accelerata dell'ultima settimana la Sardegna, nello stesso arco di tempo, è stata la prima regione per inoculazioni in rapporto alla popolazione. L'incidenza, a ieri, era a 17 nuovi casi ogni 100mila residenti: dal primo giugno - o dal 31 maggio - la Sardegna sarà bianca.