CAGLIARI. Appena 20 contagi rilevati in Sardegna secondo l'ultimo aggiornamento dell'unità di crisi della Regione. Un dato che conferma la ormai bassa circolazione virale nell'Isola, uguale a quello emerso domenica. Ma la valenza del numero va parametrata al numero dei tamponi effettuati. Stando al report regionale sono stati processati 6.251 test. A leggere le tabelle della protezione civile nazionale però si scopre che di questi 5.5462 sono stati antigenici rapidi, che non vengono utilizzati per certificare eventuali positività. Tanto che nel report nazionale vengono considerati testati solo 662 soggetti con appena 789 tamponi molecolari.
Quindi in Sardegna si conferma il rallentamento della campagna di domenica, con un crollo di test. Ma la riduzione, importante, potrebbe essere legata al fatto che si sono ridotti considerevolmente i sintomatici e quindi il sistema sanitario non ritiene utile il controllo massivo. Meno positività emerse, quindi, meno tracciamento. Risultato sul territorio: 13 sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, zero nel Sud Sardegna, 2 a Oristano, 2 a Nuoro, 3 a Sassari. L'incidenza di nuovi contagi su 100mila abitanti nell'arco di sette giorni scende a 18: Sardegna sempre più bianca.
Le notizie che arrivano dagli ospedali non sono altrettanto buone, ma comunque non preoccupanti. Due le vittime, altrettanti i nuovi ingressi in terapia intensiva, dove però si sono liberati quattro posti letto e ne restano occupati appena 29. Due i nuovi ricoveri di pazienti con sintomi, per un totale di 184 posti occupati. Sono 119 invece i contagiati dichiarati guariti. Dalle tabelle risultano ancora 13.110 attualmente positivi, ma è stato certificato che si tratta di un numero non veritiero;: se rispondesse alla realtà, con un numero di contagi così esiguo, significherebbe che dal Covid in Sardegna non si guarisce. In realtà, non vengono spuntati i soggetti che hanno trascorso a casa tre settimane dopo la positività del tampone. Che dovrebbero risultare guariti.