CAGLIARI. Spiaggia affollata, ogni tanto spunta qualche mascherina, altrimenti non si direbbe che il virus circola ancora (anche se ha allentato la presa). Si presenta così il Poetto di Cagliari nel primo weekend in zona gialla. C’è qualche nuvola, che però non ha fermato chi attendeva questo momento con meno restrizioni per la prima tintarella.
“Per me è la prima volta”, dice un ragazzo mentre gioca a carte con gli amici. Il colore della pelle della sua amica invece mostra che sicuramente un’esposizione al sole c’è stata. “Non rinuncio al Poetto neanche d’inverno, sono venuta in lockdown anche per correre”. E nonostante tanti siano sdraiati sugli asciugamani, anche oggi i runner non rinunciano all’attività fisica. Neanche le famiglie a una passeggiata, o gli appassionati con la bici. In acqua spuntano le canoe. Bisogna fare più di un giro per trovare un parcheggio libero all’ora di punta. Intorno alle 11.30/12 tutti erano occupati. Gli ambulanti, con mascherina indossata e merce in mano, indicano quello che si sta per liberare.
“Io sono arrivata verso le 10 e non ho avuto problemi”, dice una signora che è riuscita ad aggiudicarsi un posto sul bagnasciuga, ma chi è arrivato tardi si è dovuto accontentare di uno spazio in spiaggia vicino alle docce. E se si pensa che solo un anno fa si ipotizzavano gli ingressi contingentati con i tornelli, oggi al Poetto si respirava aria di libertà. Senza restrizioni, almeno in spiaggia. Anche i lettini degli stabilimenti iniziano ad essere occupati.
Dal chiosco Le Palmette, dopo un drink al tavolo, si decide di stare comodi in una sdraio. “Non vedevamo l’ora e soprattutto auguro a tutti una grande stagione, ce lo meritiamo”, dice Giacomo Busonera, uno dei gestori, “è il primo sabato dove vediamo un po’ di gente anche in spiaggia e ci fa un immenso piacere, quasi più emozionante di un’inaugurazione”.