CAGLIARI. Al ministero dell'Ambiente pendono richieste per la realizzazione di 21 nuovi impianti eolici in Sardegna, per un totale di 254 nuove pale da impiantare, che andrebbero ad aggiungersi ai duecento aerogeneratori già esistenti. L'ultima proposta al vaglio della commissione di Valutazione dell'impatto ambientale, presentata dalla società Siurgus Srl, riguarda un parco di torri del vento a “Pranu Nieddu” nei comuni di Siurgus Donigala e Selegas. "Quasi 100 MW di potenza suddivisa in 14 aerogeneratori alti 220 metri ciascuno. L’impianto, se realizzato, creerà un insostenibile impatto ambientale e paesaggistico in un’area nota come “Su Monti”, caratterizzata dalla presenza di una vasta foresta primaria di querce secolari e da un contesto paesaggistico di “valore storico” per i suoi aspetti naturalistici e i contenuti culturali e identitari".
A segnalare tutto è Italia nostra, con una dettagliata nota nella quale si sottolinea che l'associazione, "pur essendo favorevole all’abbandono dei combustibili fossili per privilegiare le fonti di energia rinnovabile, esprime viva preoccupazione per l’eccessivo consumo di suolo agricolo e l’aggressione alla fauna selvatica, al paesaggio e al territorio derivante dall’impiego massiccio degli impianti da energia rinnovabile".
Perché pendenti ci sono "richieste per circa 80 autorizzazioni per nuovi impianti fotovoltaici. Se venissero approvati tutti questi impianti si avrebbe un consumo di suolo di circa 10 mila ettari e una produzione di energia elettrica da FER superiore ai5 mila GWh annue, che sommate alle 3 mila GWh attualmente prodotte, sarebbero in grado di coprire l’intero fabbisogno regionale".
Per una vera riconversione ecologica e ambientale, spiega Graziano Bullegas, "è necessario, in sintesi, ribaltare l’attuale sistema di produzione, basato sulla privatizzazione dei profitti e sulla collettivizzazione degli oneri e talvolta anche sulla speculazione e la malavita, supportando i produttori-consumatori e garantendo la democraticità della produzione energetica".