GALLURA. Panico e apprensione in Gallura, dalla Costa Smeralda fino a La Maddalena. Da ieri la terra trema e nessuno sa esattamente il perché. Già ieri, intorno alle 16, gli abitanti della costa nordorientale dell'Isola - da Palau a Budoni - hanno avvertito una forte scossa. Il fenomeno si è ripetuto più volte anche nella giornata di oggi, a partire dalle 13. Non si tratterebbe tuttavia di terremoto: l'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) rende noto che le sue apparecchiature non hanno registrato alcun movimento tellurico nella zona.
La causa di questi boati potrebbe essere attribuita al brillamento di alcuni ordigni bellici al largo delle coste galluresi segnalata da un'ordinanza del ministero delle Infrastrutture. E tuttavia il comandante della Capitaneria di porto de La Maddalena, Leonardo Deri, smentisce che nella giornata odierna si sia verificata alcuna esplosione nello specchio d'acqua di sua competenza.
E allora, cosa ha provocato le scosse che stanno seminando il panico tra la popolazione gallurese? Potrebbe essersi trattato - spiega all'Ansa il comandante dei carabinieri di Olbia, Saverio Aucello - dei "lavori di sbancamento tramite cariche esplosive nell'area prospiciente all'aeroporto di Olbia per la costruzione del nuovo parco commerciale". Difficile tuttavia pensare che uno sbancamento a Olbia possa essere avvertito con un boato fino a Palau.
Molto più plausibile, allora, che la vera causa dei violenti boati sia l'abbattimento del muro del suono da parte dei caccia impegnati nelle esercitazioni militari della Joint Stars 2017 nei poligoni dell'Isola. Ma, in mancanza di conferme ufficiali, il mistero resta.