CAGLIARI. L'ordinanza c'è. In Sardegna si arriva solo per ragioni di necessità. Niente vacanze pasquali nelle seconde case. La Regione ha fatto il suo. Ma c'è il pericolo che qualcuno, che non vuole rinunciare a sfruttare la sua proprietà in terra sarda, decida di impugnare il provvedimento che il governatore Christian Solinas ha adottato dopo interlocuzioni con il Governo.
“L'ordinanza può essere considerata illegittima perché contrasto con l’articolo 120 della Costituzione, che impedisce alle regioni di adottare provvedimenti che ostacolano la libera circolazione delle persone fra i territori regionali”, spiega Marco Betzu, docente di diritto costituzionale all’Università di Cagliari.
Il rischio è che il provvedimento "potrebbe essere impugnato dal Governo così come è accaduto in altre occasioni", anche se non pare esserci la volontà dell'esecutivo nazionale, ma "l’impugnazione potrebbe arrivare da qualsiasi interessato che vuole arrivare in Sardegna e la contesta davanti il Tar".
Il costituzionalista non punta il dito contro l'ordinanza. “È giustissima, perché ha come obiettivo un interesse fondamentale, ovvero quello di tutelare la salute di tutti i sardi”. Secondo Betzu si sarebbe dovuta seguire un’altra strada. “Il provvedimento che impedisce l’ingresso di soggetti che risiedono in zone rosse possano entrare in una zona bianca l’avrebbe dovuto adottare il governo. Lo Stato infatti dovrebbe modificare la legge approvata recentemente, che consente gli spostamenti interregionali se si possiede una seconda casa”.