CAGLIARI. 44 metri quadrati occupati abusivamente dai tavolini e il Comune toglie i tavolini a Lillicu per un mese. Il noto ristorante di via Sardegna - beneficiario di una concessione per 27,6 metri quadri di suolo pubblico in via Sardegna, con la possibilità di posizionare 19 tavoli, 43 sedie e 4 ombrelloni - è risultato fuori norma di 44 metri quadri e 4 sedie. Un ampliamento abusivo superiore al 30 per cento della superficie concessa, che legittima la sospensione di 30 giorni.
I titolari del locale hanno provato a difendersi sostenendo che l'occupazione non sarebbe affatto abusiva, perché a legittimarla sarebbe "un titolo formatosi per silenzio assenso" in ragione della delibera della giunta regionale sulla semplificazione dei procedimenti amministrativi. Inoltre, obietta il proprietario, durante l'accertamento da parte della Municipale dello scorso 16 luglio - avvenuto, peraltro, in orario di chiusura, quando il personale stava occupando uno spazio maggiore perché stava rimettendo in ordine - il numero di arredi all'esterno del locale era " in linea con quanto indicato nella concessione rilasciata per l'anno 2016 e, a detta della ditta, tacitamente rinnovata e confermata per il 2017".
Dal canto suo l'amministrazione comunale fa notare che il provvedimento non è legato al rinnovo della concessione - per la quale il Servizio Suape (Sportello unico per le attività produttive) - "ha agito come se la concessione 2016 fosse stata prorogata nelle more dell'imminente rilascio della concessione 2017" - ma all'occupazione abusiva di spazi richiesti ma non ancora concessi. Per quanto riguarda il numero degli arredi, spiega il comune, l'elemento non può, singolarmente preso "costituire automatica prova del rispetto della concessione stessa, tanto più che, in questo particolare caso, la misurazione di un'occupazione superiore a quella asserita dimostra esattamente il contrario, ovvero che l'ampliamento abusivo della concessione si può verificare anche posizionando gli arredi secondo il numero autorizzato ma distribuendoli sul suolo pubblico in modo non conforme". Né tanto meno può valere l'eccezione legata al fatto che si trattasse di riordino in orario di chiusura perché gli obblighi devono essere rigidamente rispettati senza se e senza ma.
Per tutti questi motivi, il Comune ha disposto la sospensione della concessione dal 30 ottobre al 28 novembre.