CAGLIARI. Non è ancora ufficiale, ma i titolari di piscine e palestre della Sardegna stanno scaldando i motori in vista di lunedì. Giorno di ripartenza, teoricamente, dato che un’ordinanza della Regione per le attività sportive non c'è ancora. L'Isola è entrata in zona bianca e hanno potuto avviare le loro attività quasi a pieno regime bar, locali e ristoranti, ma il presidente Christian Solinas, lo scorso 28 febbraio, ha dichiarato che sarebbe arrivata un’ordinanza ad hoc anche per il settore sportivo. E anche se dovesse arrivare oggi il via libera, chi gestisce le piscine ci va cauto. I costi per riavviare l’attività sono onerosi, e si teme che possa accadere quanto è successo lo scorso mese di ottobre. Un’apertura durata pochi mesi, poi di nuovo la chiusura.
“Le indicazioni della Regione non sono chiarissime”, dice Ciccio Curreli che gestisce la piscina dell’hotel Ulivi e Palme, “anche se dovessero darci l’ok bisognerebbe attendere prima di intraprendere questa strada. Il riavvio di una piscina comporta costi molto elevati, il rischio potrebbe essere quello di ripartire e chiudere dopo poco”.
Lo spiraglio per il settore sport c’è, mentre quello dello spettacolo rimane al palo. Salve ordinanze precedenti, deve attendere la data del 27 marzo stabilita a livello nazionale.
“Gli spettacoli dal vivo potranno riprendere con decisione alla fine di aprile”, dice Stefano Chessa, portavoce Coordinamento Spettacolo dal vivo Sardegna, “la nostra è un’attività continuativa che non si è mai fermata come ad esempio la creazione e ideazione degli spettacoli, e questo è un aspetto
importante”.