CAGLIARI. Alta tensione, volano stracci, bagarre. Si può fare ricorso a tutte le classiche formule giornalistiche e le frasi fatte per definire quanto successo nella seduta pomeridiana del consiglio regionale. Ma a dare un contributo di creatività ci hanno pensato gli stessi onorevoli. Con Giorgio Oppi (Udc-Cambiamo) che parla di "pagliacciata" e dice che "ccà nisciuno è fesso" per poi sbattere la mano sul microfono, Desirè Manca (M5s) che esordisce con "benvenuti al circo" e il capogruppo del Psd'Az Franco Mula che, dopo aver preso la parola, rivolgendosi all'opposizione prima afferma "non fatemi dire cose che non voglio dire" e poi rinuncia all'intervento "presidente, guardi, lasciamo perdere". Risultato: dibattito aggiornato, a data da destinarsi, alla fine di una giornata in cui anche la Lega aveva scalpitato aggiungendo tensioni a tensioni durante la riunione mattutina sulla Finanziaria.
La seduta era stata convocata per le 16. Era atteso l'intervento del presidente della Regione Christian Solinas che avrebbe dovuto illustrare all'aula quali sono i progetti che la Sardegna ha inviato al governo per sfruttare la pioggia di risorse del Recovery Plan. Alle 17 il governatore non si era ancora visto, alle 18 nemmeno. E a un certo punto è arrivato un ordine del giorno che prevede l'istituzione di una cabina di regia che dovrebbe gestire la pianificazione della spendita di centinaia di milioni di euro. Con Solinas assente.
Apriti cielo. Francesco Agus (Progressisti) ha parlato di "presa in giro, non possiamo affrontare un tema così importante iniziando a parlarne alle 7 di sera". Più duro Oppi, che è - dovrebbe essere - un pilastro della maggioranza di centrodestra. Ha sottolineato di essere stato presente dalle 11 del mattino "poi sono andato al funerale di mio suocero. Lei, presidente", ha aggiunto il leader Udc puntando il dito contro Michele Pais, "ha fatto ricordare il padre di un consigliere, con mio fratello (morto di Covid, ndr) non lo ha fatto". Questione personale affrontata, Oppi è passato al tema del giorno: "Io voglio vedere i progetti, questa è una pagliacciata. Anche noi ce ne andiamo, ha ragione l'opposizione".
Sulle stessa linea anche la Manca e il progressista Massimo Zedda, che ha sottolineato: " Si sa che gli assessorati hanno avuto due giorni per scrivere i progetti, di cosa stiamo parlando? Sappiamo tutti che per il governo saranno irricevibili". Urla, insulti. E alla fine, seduta aggiornata. Tra i veleni.