CAGLIARI. "Il primo progetto è quello di avere un rapporto collaborativo con gli altri enti interessati per avviare lo sviluppo anche economico del parco”. Così Stefano Secci, ex consigliere del Comune di Quartu e neopresidente del Parco di Molentargius, all’indomani della sua nomina. Da tempo si parla di una riqualificazione della più grande area umida urbana d’Europa, ci sono anche i soldi, venti milioni dell’accordo di programma quadro da destinare anche alle vecchie strutture delle saline. Oggi Secci vuole tradurre in realtà le dichiarazioni d’intenti. “Vogliamo sbloccare ciò che è possibile sbloccare e avviare finalmente il suo sviluppo”, dice Secci, “è necessario intanto eliminare il degrado e riqualificare gli edifici abbandonati, si potranno mettere a disposizione dei sardi per creare anche centri museali”.