TORTOLÌ. Rispetto del Dpcm, che riporta gli alunni a scuola (il 50%) in presenza a partire da oggi, 18 gennaio? O dell'ordinanza del presidente della Regione Christian Solinas, che fa slittare il rientro al primo febbraio? "Io sono un dipendente del ministero. Il Dpcm è successivo all'ordinanza". Non ha avuto dubbi Gian Battista Usai, dirigente dello Ianas di Tortolì: con una circolare del 16 gennaio ha disposto che da oggi riparte la didattica in presenza per metà degli studenti dell'Ipsia, Alberghiero, Nautico e Socio Sanitario del centro ogliastrino. Forse l'unica scuola in Sardegna che si è adeguata alle norme nazionali considerato superato il provvedimento regionale.
Un atto con un contorno "politico" in polemica con la Regione? "No, tutt'altro. Proprio grazie al presidente Solinas, che ha avviato lo screening proprio nel nostro territorio, l'Ogliastra, si è stabilito che non c'è un rischio sanitario", spiega il dirigente, "in più c'è un deliberato del Cts nazionale che favorisce il rientro in presenza. Oltre al fatto che il Tar si è espresso in tre regioni, bocciando le ordinanze che facevano slittare il riavvio della didattica in presenza".
Usai, prima di decidere, ha anche inviato una richiesta di lumi alla Prefettura, dalla quale - in collaborazione con Regione e società di trasporti pubblici - dipende l'organizzazione della logistica che porta i ragazzi negli istituti, per evitare assembramenti. Solo che la pianificazione parte dal primo febbraio. Così dall'ufficio territoriale del governo non è arrivata una risposta per il dirigente. Che ha deciso di aprire. "Ce lo chiedevano genitori e studenti", aggiunge Usai.