CAGLIARI. Dalla pedopornografia online alle truffe sui social: sono alcuni dei reati più frequenti in Sardegna nell'anno della pandemia. Il bilancio arriva dalla polizia postale e delle comunicazioni, che ha stilato un report delle attività del 2020. In cima alla classifica con un "incremento di circa il 110%" i reati relativi allo sfruttamento sessuale dei minori online e dell’adescamento di minori online, per i quali sono stati eseguiti 69 arresti e denunciate 1192 persone.
Tra le indagini più significative condotte dal Compartimento Sardegna: l'operazione "Sickboy", che ha portato alla denuncia di 8 persone per adescamento di una minore di 14 anni, il caso di un 28enne del Sulcis-Iglesiente che aveva adescato su Whatsapp e poi minacciato una 17enne, e ancora altre sei denunce per diffusione di materiale pedopornografico.
Le persone indagate sono salite dai 22 del 2019 ai 38 nel 2020: un aumento del 72%. Così come è raddoppiato anche il materiale sequestrato e le perquisizioni. Sono stati visionati 33.681, di cui 2.446 inseriti in black list e oscurati in quanto presentavano contenuti pedopornografici.