CAGLIARI. Polveri radioattive nell'aria di Cagliari. C'è anche il capoluogo della Sardegna nella lista di città nella cui atmosfera è stata rilevata la presenza di Rutenio 106. Cosa sia lo spiega l'Ispra, l'Istituto nazionale di protezione dell'ambiente, che con gli enti omologhi del resto d'Europa sta monitorando il misterioso fenomeno che interessa anche Germania, Austria e Francia: il rutenio, è spiegato in una nota rilasciata il 10 ottobre, "è un radioisotopo artificiale con tempo di decadimento di circa un anno, utilizzato soprattutto in medicina in forma di sorgenti sigillate per applicazioni di brachiterapia e quale sorgente di energia nei satelliti artificiali. Esso è presente in impianti del ciclo del combustibile nucleare e in installazioni industriali per la produzione di radioisotopi". Sia chiaro: le concentrazioni rilevate nell'aria di molte regioni italiane (oltre che in Sardegna anche, tra le altre, in Lombardia, Friuli, Toscana, Umbria, Molise e Piemonte) "non sono rilevanti dal punto di vista radiologico. Esse sono tuttavia indice della presenza di un’anomalia radiometrica della quale occorre identificare l’origine". I rilevamenti sono stati effettuati nella prima settimana di ottobre.
Insomma: stando anche alle comunicazioni dell'Istituto europeo di radioprotezione e sicurezza nucleare, non ci sono pericoli per la salute. Ma l'attenzione resta altissima,perché le cause della presenza nell'aria delle sostanze radioattive è sconosciuta. Stando a quanto riferisce l'Ispra "si ipotizza che la sorgente della contaminazione possa essere localizzata a sud della regione degli Urali".