CAGLIARI. Luigi "Gigi" Lobina aveva 57. Era un infermiere del pronto soccorso del Santissima Trinità. È morto. Ucciso dal Covid che lui, col suo lavoro, contribuiva a combattere. Ed è lutto nell'ospedale dove Lobina ha lavorato per tanti anni. I colleghi schierati nel piazzale, con indosso le tute che usano tutti i giorni per contrastare il virus. Fuori, le ambulanze, che hanno acceso le sirene per l'ultimo saluto.
Così oggi a Cagliari è stato dato l'addio a un operatore sanitario, un uomo, che a sentire parlare chi lo conosceva riusciva a essere disponibile con tutti. A lungo aveva prestato servizio in Geriatria. Ma aveva chiesto e ottenuto il trasferimento in pronto soccorso. Era andato anche al Marino, quando il reparto d'urgenza di Is Mirrionis era stato trasferito nell'ospedale del Poetto. Qui, forse, alcune settimane fa ha incontrato il virus. Che lo ha aggredito e lo ha portato fino alla Rianimazione e alla morte. "Ciao Gigi", è il grido accompagnato da un applauso che echeggia quando le sirene tacciono. E resta solo il dolore.