ROMA. Il futuro della continuità territoriale marittima è segnato: i collegamenti da e per la Sardegna non saranno legati ad una convenzione ma verranno affidati in base a diversi bandi di gara: uno per ciascuna tratta che verranno banditi entro il prossimo mese di gennaio.
Fino all’entrata in vigore del nuovo modello la Sardegna sarà collegata alle altre regioni italiane attraverso gli attuali meccanismi. Il perimetro di lavoro per la definizione della nuova continuità territoriale marittima è già stato definito e contempla le due proposte di legge di Nardo Marino, deputato del M5S e di Romina Mura, deputata del Pd, entrambe già incardinate in Commissione Trasporti della Camera
È quanto emerge dalla riunione di oggi tra la ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, e i parlamentari sardi della maggioranza: Romina Mura, Gavino Manca e Andrea Frailis del Pd e Nardo Marino, Mario Perantoni, Lucia Scanu, Paola Deiana, Emiliano Fenu, Elvira Evangelista, Emanuela Corda, Luciano Cadeddu, Alberto Manca e Pino Cabras del M5S in tracciano il futuro della nuova continuità territoriale marittima.
“I ritardi accumulati a causa della crisi sanitaria che di fatto ha monopolizzato l’agenda politica degli ultimi dieci mesi, i vincoli posti dalla Unione Europea rispetto alla durata della proroga e il calendario parlamentare, hanno impedito di adottare, in tempi brevi, la soluzione da sempre indicata come ottimale per scrivere una nuova pagina sui collegamenti marittimi da e per la Sardegna per passeggeri e merci: una legge dello Stato che diventi base giuridica e politica di tutte le determinazioni in materia di continuità territoriale marittima”, dichiarano i parlamentari sardi della maggioranza.
I prossimi passi che il Ministero dei Trasporti farà in termini di interlocuzione con la Regione, in relazione alla definizione degli oneri di servizio pubblico e la conseguente predisposizione e pubblicazione dei bandi, saranno ancorati ad alcuni principi inseriti in una specifica risoluzione parlamentare. "È fondamentale allora che il nuovo modello di continuità territoriale marittima detti regole chiare in materia di tariffazione: i collegamenti via mare, per il trasporto di passeggeri e merci, dovranno avere un costo equiparato a quelli che avvengono sulla terra ferma. Non dovrà più accadere che una famiglia di emigrati sardi di ritorno in Sardegna sia costretta a pagare cifre impossibili o che le nostre imprese paghino una “tassa” occulta a causa dei maggiori oneri di trasporto e prezzi enormi in termini di competitività", fanno sapere da Roma.
“È da quasi 10 anni che come Partito democratico sardo lavoriamo alla definizione di un modello di continuità territoriale marittima che badi soprattutto all’interesse dei sardi e della Sardegna. Avremmo preferito arrivarci attraverso l’approvazione di una legge speciale e specifica", spiega la deputata Pd Romina Mura, "Al momento non è possibile. Bene. Auspichiamo che il ministero, anche attraverso l’Intesa con la Regione, metta in campo un bando di gara in grado di soddisfare il nostro diritto alla mobilità e in definitiva realizzi quella continuità territoriale che fino a ora non c’è mai stata”.
Le fa eco Nardo Marino del M5s: “Siamo di fronte a un punto di svolta importante. Finalmente, anche per la continuità via mare, si passa dalla convenzione alla gara. Si chiude un’era, se ne apre un’altra. L’obbiettivo resta quello di fornire le garanzie migliori per i sardi, famiglie e imprese, molte delle quali sono specificate nella proposta di legge di Nardo Marino depositata alla Camera, come le caratteristiche di efficienza e sicurezza per le navi utilizzate e i controlli rigorosi sulla qualità del servizio effettuato. Abbiamo di fronte anche una grande occasione per agire concretamente anche sul fronte dell’intermodalità e fare un salto in avanti importante sul fronte della politica dei trasporti. Il ruolo della Regione Sardegna, in questo contesto, assume grande importanza”.
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