CAGLIARI. “Cagliari non è più la città sicura e felice di qualche anno fa”. A lanciare il grido di allarme è Luca Agati, segretario provinciale del Sap, sindacato autonomo della Polizia che punta il dito sulla mancanza di strumenti normativi in grado di contrastare la microcriminalità, specialmente quella di matrice straniera. “Il decreto di espulsione è, di fatto, un semplice documento senza valore che mai si accompagna a un allontanamento dal territorio nazionale”, continua Agati, in riferimento alla recente escalation di crimini commessi da cittadini algerini nel quartiere Marina a Cagliari. Anche la carenza di personale è un problema, con oltre un centinaio di poliziotti andati in pensione negli ultimi anni e mai sostituiti.
“Molte realtà funzionano grazie al sacrificio degli operatori che volontariamente protraggono gli orari di servizio: durante l’estate a fatica sono stati concessi ferie e riposi, proprio per evitare di lasciare sguarnita la città”. Senza contare l’età media degli agenti sempre più alta (49 anni), che rende complicato contrastare una criminalità sempre più giovane e spregiudicata. “La situazione è preoccupante - conclude Agati - ed è necessario un cambio di rotta. Lanciamo l’ennesimo appello alle istituzioni perché intervengano urgentemente per porre rimedio a queste palesi imperfezioni che rischiano di mettere in pericolo la sicurezza dei Poliziotti e degli stessi cittadini”.