GONNESA. Uno: la mappatura dei contatti dei positivi rilevati a Gonnesa non è efficace. Due: la comunità di Gonnesa "è esposta ad un grave danno di immagine ed è soggetta a fenomeni di intolleranza e di rifiuto da parte dei comuni vicini che è già sfociato in esclusione di frequenza a scuola, di accesso a servizi e a luoghi di condivisione sociale sino a rasentare il pericoloso pregiudizio con l’utilizzo di categorie di “diverso” o “malato” che arriva da un posto “impestato”. Tre: domani venti giovani del paese saranno sottoposti a tampone.
Sono i contenuti dello scambio di comunicazioni tra il sindaco Hansel Cristian Cabiddu e l'Ats, dove viene sottolineata la "preoccupante situazione" legata ai contagi da coronavirus a Gonnesa. Ma oltre al,'aspetto sanitario c'è anche quello sociale: gli abitanti del paese verrebbero additati come untori. Non solo: "A questo deve essere aggiunta la difficoltà delle attività commerciali che, con il protrarsi dell’emergenza senza riferimenti oggettivi e certi e con la proroga dei provvedimenti restrittivi", spiega il primo cittadino, "devono subire effetti negativi senza un arco temporale definito e senza poter nuovamente operare in sicurezza. Infine ho chiesto, perché a questo punto è necessario, l'avvio di uno screening di massa per i cittadini".