CAGLIARI. Il suo ingresso in Italia era stato respinto, ma lui ha deciso di cambiare nome per rientrare nel Paese illegalmente prima dei tre anni previsti. È stato arrestato Gedri Ridha, 39enne algerino, scoperto dagli investigatori della Squadra Mobile Sezione Criminalità Extracomunitaria, con la collaborazione di personale della Guardia di Finanza. Era uno dei migranti intercettati nelle acque del porto di Teulada il 21 settembre scorso: insieme ad altri cinque, era stato accompagnato nel centro d'accoglienza di Monastir. Lì sono iniziati i controlli.
Dagli accertamenti della Polizia Scientifica e dell’Ufficio Immigrazione della Questura è emerso che circa un anno fa il Questore della provincia di Cagliari aveva emesso nei suoi confronti un decreto di respingimento dal territorio nazionale con accompagnamento alla frontiera, informandolo che non sarebbe potuto rientrare nel territorio italiano prima di tre anni dalla data del suo effettivo allontanamento dallo Stato, salvo una specifica autorizzazione del Ministro dell’Interno.
Autorizzazione che però il 39enne, sbarcato pochi giorni fa, non aveva. L’esito della direttissima ha convalidato l’arresto e Gedri è stato condannato a 8 mesi di reclusione, con sospensione della pena e la concessione del nulla osta all’espulsione.