ISILI. In paese di sapeva: la salma di Fabio Lecis non sarebbe tornata in paese perché il magistrato non ha disposto la restituzione ai familiari. E in serata è arrivata la conferma: come riporta l'Ansa è stata aperta un'inchiesta sul decesso del trentatreenne di Isili, positivo al Covid, morto mercoledì al pronto soccorso del Santissima Trinità dopo una corsa disperata. Che si è rivelata purtroppo inutile.
Il giovane, operatore socio sanitario, aveva contratto il contagio durante una vacanza in Costa Smeralda. Quando ha scoperto di essere positivo è rimasto in isolamento. veniva curato a domicilio. Ma le sue condizioni si sono lentamente aggravate. Fino a precipitare due giorni fa, quando è partita la chiamata al 118. L'ambulanza lo ha caricato per trasportarlo d'urgenza all'ospedale di Is Mirrionis. Ma quando è arrivato aveva la saturazione a meno di 70, un valore bassissimo rispetto all'ordinario (che dovrebbe essere da 97 in su). Per lui non c'era più niente da fare: è morto nonostante l'intervento di un rianimatore dell'ospedale. Per ricostruire la dinamica dell'accaduto, e la gestione del paziente, il pm Guido Pani ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. L'autopsia potrebbe essere effettuata già domani. Intanto nello stesso ospedale sono stati ricoverati anche i genitori di Lecis: sono entrambi positivi.