CAGLIARI. Una riunione straordinaria dell'aula con al centro il tema scuola in Sardegna. Lo chiede l’opposizione in consiglio regionale che oggi ha convocato la stampa per comunicare che “le uniche notizie che si sanno sulla riapertura delle scuole si leggono sui giornali”. Nessuna risposta da parte dei colleghi della maggioranza. Quelli di minoranza hanno presentato tre mozioni in tre mesi. Già lo corso giugno hanno chiesto di convocare l’assemblea per fare il punto sul suono della prima campanella in Sardegna. Dopo quella prima mozione ne sono susseguite altre due, ma nulla di fatto.
Mancano pochi giorni e la Sardegna, come ricordano i consiglieri di Leu, Movimento Cinque Stelle, Pd e Progressisti, registra il numero più basso in assoluto in tutta Italia del personale scolastico che si è sottoposto allo screening. Appena il 5 per cento. E si punta il dito contro la Regione: “Non ha fornito le indicazioni alle Asl”, dice Piero Comandini del Pd. Alessandro Solinas, del Movimento Cinque Stelle, ha ricordato che “i pentastellati avevano anche proposto di istituire un medico scolastico”.
“Non vogliamo solo denunciare”, tiene a precisare Comandini, “vogliamo dire che siamo disponibili a discutere in un clima di fiducia e di rapporti”. Per Eugenio Lai, consigliere LeU, “si assiste a un vergognoso rimpallo di responsabilità fra Regione e Governo”.
“La Giunta regionale in questi mesi ha pensato ad altro”, dice Francesco Agus dei Progressisti, “ha moltiplicato enti e Asl, e si è occupato dell’inseguimento quotidiano della polemica della politica, come è accaduto in questi giorni con l’impugnazione del Governo, della salute dei sardi non sembra interessare nulla”.