CAGLIARI. Sono 36 i nuovi contagi di coronavirus accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna: 33 rilevati attraverso attività di screening e tre da sospetto diagnostico, quindi dopo un tampone effettuato a causa dell'insorgere dei sintomi. Un dato tutto sommato basso, se si raffronta col numero di tamponi dei quali si sono conosciuti gli esiti nello stesso arco di 24 ore: sono stati 1616.
A preoccupare, però, sono le notizie che arrivano dagli ospedali: 86 i pazienti ricoverati con sintomi, uno in più rispetto a ieri, e 18 quelli gravi in terapia intensiva. Due persone intubate in più rispetto all'ultimo aggiornamento, quello di lunedì 14 settembre. Un dato, per capire: il 25 agosto le terapie intensive della Sardegna erano vuote. Il giorno dopo è arrivato il primo paziente grave. E la crescita è stata continua: oggi i ricoveri in terapia intensiva in tutta Italia sono stati 4, la metà in Sardegna. E ieri nell'isola, con altri due pazienti gravi, erano un quinto del totale nazionale, che ammontava a dieci. Per fortuna resta invariato il numero delle vittime: 140.
Aggiornamenti, quelli degli ultimi giorni, che avevano portato il responsabile dell'unità di crisi del Nord Sardegna, Marcello Acciaro, a inviare una comunicazione formale ai vertici dell'unità sarda.Domenica mattina scriveva che era necessario trovare altri posti letto o sarebbe diventato necessario trasportare i pazienti sardi fuori regione. Tutti gli ospedali si sono mobilitati, si crea la disponibilità di letti. Ma resta alto l'allarme per un'altra dichiarazione di Acciaro: nell'Isola, a suo dire, bisogna vietare feste, matrimoni, compleanni. Ma anche funerali. Perché la nuova ondata di contagi "è peggio della prima".
Tornando ai dati di oggi: Sul territorio, dei 2.964 casi positivi complessivamente accertati, 488 (+5) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 295 nel Sud Sardegna, 171 (+1) a Oristano, 262 (+8) a Nuoro, 1.748 (+22) a Sassari.