CAGLIARI. La storica rivalità tra Cagliari e Sassari sembra un problema culturale. E la ricetta per contrastare il tifo violento deve essere culturale. Questo almeno è l'approccio del prefetto di Cagliari Giuliana Perrotta, che a un mese esatto dagli scontri di Sassari per l'arrivo di ultrà cagliaritani, per domani ha convocato una riunione della conferenza regionale permanente finalizzata, si legge in una nota, alla costituzione di un "Tavolo tematico sulla de-radicalizzazione del tifo violento". L'appuntamento è per mercoledì sera, in piazza Palazzo. All'incontro, convocato d'intesa con il Prefetto di Sassari, sono stati invitati il presidente della Regione Francesco Pigliaru, i sindaci di Cagliari e di Sassari, Massimo Zedda e Nicola Sanna, l'amministratore straordinario della Provincia del Sud Sardegna, i questori di Cagliari e di Sassari, il direttore generale dell'Ufficio Scolastico Regionale, il dirigente dell'Ambito Scolastico Territoriale di Cagliari, il presidente della Società Cagliari Calcio Tommaso Giulini, il presidente della. Torres 1903 e il Presidente della Dinamo Banco di Sardegna. In qualità di esperti, poi - si legge ancora nella nota - "sono stati chiamati ad intervenire Bachisio Bandinu, Maria Antonietta Mazzette e Camillo Giuseppe Tidore dell'Università degli Studi di Sassari, Maria Antonietta Mongiu, padre Salvatore Morittu e Silvano Tagliagambe dell'Università degli Studi di Cagliari. "L'incontro", prosegue ancora la nota, "ha la finalità di promuovere, a livello regionale, azioni positive che consentano di affrontare il fenomeno dell'accesa rivalità tra opposte tifoserie, tenendo conto di tutte le implicazioni culturali, socio-psicologiche ed economiche ad esso connesse, avviando al contempo un piano di de-radicalizzazione del tifo violento, di emersione e di recupero alla legalità delle organizzazioni di tifosi con il contributo e l'apporto sinergico di tutte le componenti istituzionali, sociali, culturali e sportive".
E per capire che il problema esiste (e non è certo una novità) basta vedere le decine di commenti che continuano a essere postati a corredo dei video di Youtube sugli scontri: insulti, minacce, tra il capo di sopra e quello di sotto. Ci sono anche sfotto, più o meno sani. Ma nelle discussioni entrano anche ultrà di altre città, che sbeffeggiano o difendono le azioni dei cagliaritani in occasione dell'amichevole con il Sorso. I sassaresi - molti supportes della Torres - continuano a parlare di fuga degli Sconvolts. Da Cagliari rispondono con violenza verbale. L'attenzione deve restare alta: capita che a causa di beghe via internet si alimentano storiche rivalità, non sono entro i confini dell'Isola, che spesso sfociano in scontri fisici tra opposte fazioni.