CAGLIARI. Lo aveva abbordato in macchina con la scusa di un passaggio, ma davanti al suo rifiuto lo aveva accusato davanti alla polizia di tentata estorsione. Così un migrante senegalese di 16 anni era stato arrestato lo scorso giugno sulla base delle accuse mossegli da un quarantenne di Cagliari. Il giovane stava camminando a Monserrato diretto a casa dei genitori a Pirri quando l'uomo lo ha affiancato con la sua auto offrendosi di accompagnarlo. Accolto il giovane a bordo, l'uomo ha iniziato a toccare il ragazzo nelle parti intime. Ferma la reazione del sedicenne, che ha intimato all'uomo di fermare la macchina e di chiamare la polizia.
All'arrivo degli agenti della Squadra mobile di Cagliari l'uomo ha però fornito una versione diversa dei fatti, raccontando di esser stato minacciato con un temperino dal giovane che, con la scusa di un passaggio, sarebbe salito in macchina per poi cercare di estorcergli denaro. Da lì per il sedicenne senegalese è iniziato un calvario lungo tre mesi, concluso soltanto ieri con l'assoluzione davanti al Tribunale dei minori.
A rendere nota la vicenda il difensore d'ufficio del ragazzo, Luigi Porrà, che al termine dell'udienza ha commentato: “Questa vicenda dimostra che la giustizia funziona. L’atteggiamento dell’uomo è stato fin da subito equivoco”.