CAGLIARI."Pronti a lottare in qualsiasi modo per dire no al rigassificatore, siamo preoccupati". Lo hanno detto a gran voce questa mattina gli abitanti di Giorgino durante una conferenza stampa convocata dal comitato di quartiere "Villaggio pescatori", seguita da un'assemblea voluta da associazioni e comitati per contrastare il progetto di costruzione di un deposito di gas a Cagliari. Diciotto serbatoi criogenici, 9 gruppi di pompaggio, 40 vaporizzatori ad aria ambiente e una stazione di filtraggio: così sarebbe strutturato l'impianto di stoccaggio e trasformazione del gnl in metano che Is Gas ha intenzione di realizzare nell'area del porto canale proprio alle spalle del borgo dei pescatori.
"Siamo preoccupati, questo progetto non tiene conto degli abitanti del villaggio e di tutte le attività economiche che qui si svolgono", spiega Carlo Floris, presidente del comitato di quartiere, che denuncia: " Abbiamo appreso la notizia dai giornali: in questo modo vengono prese le decisioni sulla nosta sorte e sulla vita dei nostri figli". Per questi motivi il comitato ha già lanciato una raccolta firme in tutta la città di Cagliari, con l'obiettivo di raccogliere migliaia di adesioni da consegnare a Regione, Comune e ministero dell'Ambiente. Insieme alla petizione anche un appello alle istituzioni da parte di 36 famiglie per conoscere nel dettaglio il progetto dell'impianto e sapere se tutti gli eventuali rischi per la salute sono stati valutati correttamente. "La parte più critica - dichiara il geofisico Marco Manca - è il travaso del gas che da liquefatto diventerà vaporizzato". "Sarà realizzata una torre alta 35 metri con una fiamma sulla sommità che alla prima folata di maestrale rischia di finire sull'abitato che si trova a 100 metri. Costruire l'impianto in città è una scelta strategica che però non tiene in considerazione tutto il resto". Per questo, aggiunge Marco Mameli dell'Assotziu Consumadoris Sardigna onlus, "dobbiamo portare avanti una battaglia che veda trionfare un po' di giustizia".