CAGLIARI. Non scappano dalle guerre, né da persecuzioni. E "siamo consapevoli che il tema sia complesso e no vada affrontato con approccio propagandistico". Ma "il governo deve intervenire per fermare gli sbarchi di algerini sulle coste della Sardegna". Questo il messaggio contenuto in una nota unitaria firmata da tutti i consiglieri regionali del partito sardo d'azione, sigla che esprime il governatore Christian Solinas.
L'attenzione dei sardisti si concentra sui numerosi casi di positività al coronavirus (14 in tutto) riscontrati sugli stranieri arrivati nei giorni scorsi nel Sulcis e trasferiti nel centro di accoglienza di Monastir.
"La nuova impennata nel numero degli sbarchi di migranti irregolari nelle coste del sud Sardegna, svariati dei quali risultati positivi al Covid-19, sta ingenerando preoccupazione e incertezza fra i cittadini sardi. Che chiedono a gran voce un intervento efficace da parte delle istituzioni affinché s’interrompa un esodo che, in questo particolare momento di emergenza sanitario-economica, rischia di ingenerare reali pericoli per la salute delle persone e, dopo gli ultimi mesi di lockdown e di ferree disposizioni per il distanziamento sociale - molte delle quali ancora in vigore, appare come irrispettoso di tutti coloro che (la stragrande maggioranza della popolazione) hanno seguito e tutt’ora seguono pedissequamente le regole introdotte per evitare il diffondersi dell’epidemia", esordisce il comunicato. Ecco il seguito.
È necessario ricordare a tutti, soprattutto ai sostenitori dell’immigrazione incontrollata per ragioni di carattere umanitario, che l’attuale flusso migratorio nelle coste sarde tramite imbarcazioni di fortuna, riguarda quasi totalmente giovani migranti maschi, irregolari, provenienti da Paesi del Nord Africa, soprattutto l’Algeria, nei quali oggettivamente non esistono pericolosi quanto instabili contesti di guerra o di persecuzione politica, religiosa, sessuale e razziale, tali per cui sia giustificata l’emigrazione illegale alla quale stiamo assistendo in questi giorni ma che in realtà si protrae ormai da molto tempo.
Allo stesso tempo è ormai evidente, visto il numero di migranti approdati risultati positivi al Covid-19 (di sicuro destinato ad aumentare fra coloro che sono stati sottoposti a esame diagnostico), che i luoghi di partenza degli stessi rappresentano dei pericolosi focolai epidemici che inevitabilmente, con gli sbarchi di questo periodo, si stanno propagando e ripresentando nella nostra isola.
Nondimeno, pur essendo pienamente consapevoli e convinti della complessità del fenomeno in atto, delle diverse responsabilità istituzionali nazionali e internazionali coinvolte nella vicenda, e del fatto che esso non possa in alcun modo essere affrontato con superficialità o con approccio propagandistico, riteniamo però incontrovertibile l’evidenza secondo la quale il governo nazionale non abbia fatto e non stia facendo tutto ciò che è in suo potere per affrontare alla radice il problema; intervenendo efficacemente nei Paesi di partenza e transito dei migranti con tutti i mezzi di cui lo Stato dispone.
Pertanto, ancora una volta, sollecitiamo fortemente un intervento del governo centrale affinché si assuma totalmente le proprie responsabilità e ottemperi ai propri doveri istituzionali in merito alla difesa dei confini nazionali e regionali e contestualmente per garantire il diritto alla salute per tutti i cittadini sardi.
- Redazione
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