CAGLIARI. Al'aeroporto di Cagliari uno scatolone che viene snobbato dai passeggeri in arrivo (QUI LA NOTIZIA). Al Costa Smeralda di Olbia, invece, la Guardia di Finanza che blocca chiunque non abbia appresso l'autocertificazione. Obbligatoria per arrivare in Sardegna, secondo quanto stabilito dal presidente della Regione Christian Solinas. Chi vuole entrare deve portarla con sé. Non è una novità. Si può anche scaricare online qui.
Quanto successo nello scalo gallurese ieri notte viene raccontato dalla deputata nuorese del Movimento 5 Stelle Mara Lapia.
“Di rientro da Roma, con il volo atterrato regolarmente intorno alle 22:45, centinaia di passeggeri sono stati bloccati all’interno dell’aerostazione da agenti della Guardia di Finanza che chiedevano l’autocertificazione Covid-19. Non volevano far uscire quanti erano sprovvisti del modulo compilato", dice. Quindi i militari non hanno fatto altro che chiedere il rispetto delle regole. Ma a quanto pare c'era un problema: "Io avevo l’autocertificazione ma mi sono messa a disposizione dei tantissimi che non sapevano come fare: il modulo, infatti, non era presente in formato cartaceo in aeroporto e neppure all’interno dell’aeromobile. Dal 13 giugno, peraltro, lo si potrà compilare soltanto nella versione digitale on line: non oso immaginare quanti disagi ciò potrà causare ai viaggiatori”, accusa la parlamentare.
“I militari non volevano sentire ragioni”, prosegue Mara Lapia. “Così ho atteso che arrivasse il comandante dell’equipaggio Alitalia. Mi sono presentata e gli ho spiegato che cosa stava accadendo. Lui mi ha risposto che la compagnia aerea non poteva consegnare i moduli ai passeggeri poiché la Regione non li aveva forniti neppure a loro. E che, quindi, lui non aveva alcuno strumento per intervenire. Ho cercato di spiegare le nostre ragioni anche al personale di terra dello scalo, e poi nuovamente alla Guardia di Finanza e alla Dogana".
Molti passeggeri volevano chiamare i carabinieri, si è creata parecchia confusione. "I turisti stranieri erano allibiti, e tra le persone più anziane ha iniziato a serpeggiare il panico. Comprendo l’imbarazzo delle forze dell’ordine, ma alla fine abbiamo deciso di assumerci la responsabilità di uscire. Fuori c’erano decine di tassisti e familiari che aspettavano i passeggeri arrivati da quasi un’ora. Una situazione paradossale che crea enormi danni d’immagine per la nostra Isola", conclude la Lapia.